Entriamo subito nel vivo di questo elenco dei migliori posti da vedere con i Sassi di Matera. Si tratta di due quartieri di Matera, così unici da essere considerati patrimonio UNESCO. Chissà, forse saranno proprio loro il motivo principale che vi condurrà a visitare Matera.
I Sassi si dividono in Sasso Caveoso e Sasso Barisano e sono formati da edifici molto speciali perché costruiti solo “a metà”. Infatti hanno quasi tutti una parte in blocchi di pietra bene in vista ed una parte nascosta e scavata direttamente nella roccia. Del resto, è questo che rende i Sassi bellissimi da vedere e interessantissimi da visitare: dietro ad ogni facciata c’è sempre un tesoro da scoprire.
La visita ai Sassi di Matera è libera, dopo tutto si tratta di passeggiare all’interno di un quartiere cittadino. In aggiunta vi farà piacere sapere che si tratta di un’area molto sicura e vivace per la presenza di hotel, ristoranti, bar e botteghe artigiane.
Piazza Vittorio Veneto è in genere il punto di partenza di tutti i giri turistici, si tratta della principale piazza di Matera.
Da qui potrete ammirare immediatamente i Sassi da uno dei belvedere più suggestivi della città. Se poi sarete fortunati, sarete accompagnati anche dalle note di un simpatico pianista di strada.
In aggiunta, senza che ve ne possiate rendere conto, starete già camminando sopra una delle più grandi cavità di Matera. Dovete sapere infatti che la volta di questa cavità è lo stesso pavimento di piazza Vittorio Veneto.
Sotto al bianco lastricato ci sono ben tre meraviglie materane: il Palombaro Lungo, MateraSum e la 19ma Buca. Si tratta di location impressionanti che suggerisco di visitare al termine della vostra passeggiata nei Sassi.
La Cattedrale è dedicata alla SS. Madonna della Bruna e a Sant’Eustachio e si trova nella parte più alta di Matera: nel rione “Civita”. E’ facilmente raggiungibile a piedi e custodisce una preziosa immagine della Madonna della Bruna a cui i materani sono molto devoti.
Certamente possiamo affermare che la Cattedrale è uno dei luoghi che non deve mancare assolutamente in una prima visita a Matera.
La Cattedrale si affaccia direttamente sul Sasso Barisano ma proseguendo per i vicoli alla sua destra potrete affacciarvi sul Sasso Caveoso. Entrambi i percorsi sono molto suggestivi per cui andate avanti senza indugio assecondando il vostro istinto.
A questo punto avrete notato che al centro dei quartiere Sassi (del Sasso Caveoso in realtà) si erige una enorme roccia. Questa piccola montagna è ben riconoscibile anche dalla croce in ferro che spicca sulla sua sommità.
Sotto quella croce c’è una chiesa rupestre stupenda: è la “Madonna dell’Idris”. Questa chiesa è una tra le più belle di Matera anche grazie ai preziosissimi affreschi bizantini che custodisce.
L’ingresso in questa chiesa così speciale costituisce un inizio perfetto per entrare a poco a poco nelle bellissime profondità di Matera.
A pochi dalla Chiesa di Santa Maria di Idris inizia la discesa per il torrente Gravina che conduce alla casa grotta di Vico Solitario.
Qui troverete una infinità di suppellettili utilizzate dai contadini fino agli anni ‘50 con tanto di arredi e animali (ricostruzione).
Si tratta di una tappa breve, emozionante ed autentica. Così tanto che è ormai un monumento alla memoria contadina di Matera.
Il Palombaro Lungo non è un altissimo subacqueo come si potrebbe pensare! E’ invece una enorme cisterna ipogea (scavata nella roccia) in cui, ogni giorno, si riversano migliaia di tonnellate d’acqua sorgiva.
Occorre precisare che il legame tra Matera e l’acqua è molto stretto. Infatti questa città deve la sua sopravvivenza ad un complesso sistema di raccolta e gestione delle acque in cui i palombari hanno un ruolo fondamentale.
In conclusione visitare il Palombaro Lungo significa entrare nel cuore di questo sistema e dunque della città. E poi è anche facilissimo da trovare! Infatti si trova direttamente sotto la pavimentazione di Piazza Vittorio Veneto!
Tra i luoghi da vedere a Matera c’è sicuramente anche il castello Tramontano. Si tratta di un Castello incompiuto del 1500 in stile aragonese e voluto dal conte Tramontano a seguito dell’acquisizione della contea di Matera.
Questa imponente costruzione sorge su una delle colline situate a pochi metri dal centro della città, ed è da qui che sgorga parte dell’acqua sorgiva che giunge al Palombaro Lungo.
Il Castello Tramontano è fantastico perché dalle sue torri potrete ammirare un panorama mozzafiato e perché è immerso nel verde. Questo luogo è perfetto anche se siete in compagnia di un simpatico cagnolino oppure avete voglia di panino in tranquillità.
Non troppo lontano dal Castello Tramontano, troverete uno nuovo affaccio sui Sassi di Matera. Si tratta del belvedere di Piazzetta Pascoli che è sicuramente uno dei più affollati. Se avete mai visto Matera in televisione, riconoscerete questo angolo all’istante visto che è decisamente il più amato dai fotografi.
Da questa posizione privilegiata potrete ammirare i rioni Civita e Sasso Caveoso in tutto il loro splendore. Ma aspettate! Passate di qui la sera e potrete apprezzare anche “l’effetto presepe” dei Sassi che, con le loro lucine, si tramutano in un sogno romantico.
La Piazzetta prende il nome dal famoso poeta Giovanni Pascoli perché fu proprio qui che questi iniziò la sua carriera scolastica. Infatti, tra il 1882 e 1884, insegnò greco e latino nell’edificio che si affaccia sulla piazzetta.
Matera, ormai lo avrete capito, è una città estremamente suggestiva e talmente antica da essere rimasta essenzialmente fuori dal tempo. E’ proprio per questo motivo che attira registi e produttori da ogni parte del mondo.
Sarò sincero, dovrete essere almeno un po’ appassionati di cinema per riconoscere gli scorci di Matera che sono comparsi sul piccolo e sul grande schermo.
In ogni caso tenete a mente che queste strade sono continuamente attraversate dai grandi maestri del cinema italiano e dai divi di Hollywood. Chissà che con un po’ di fortuna non vi imbattiate in qualcuno di loro.
Tanto per fare una lista assolutamente superficiale vorrei ricordare alcuni film girati a Matera:
“Il demonio” (1963) di Brunello Rondi
“I Basilischi” (1963) di Lina Wertmüller
“Cristo si è fermato ad Eboli” (1979) di Francesco Rosi
“Del perduto amore” (1998) di Michele Placido
“The Passion” (2002) di Mel Gibson
“007 No time to die (2019)” di Cary Fukunaga
I giorni in cui Matera diventa un set cinematografico sono pazzi e divertenti. Per cui fate attenzione alle bighe romane e ai proiettili di James Bond!
Ecco una lista delle chiese di Matera più suggestive, alcune delle quali sono dei veri e propri capolavori di architettura in negativo. Dovrete venire a Matera per capire di cosa sto parlando .
Iniziamo con quattro chiese che presentano caratteristiche estremamente differenti tra loro che ho scelto con cura tra quelle più visitate a Matera:
La Cattedrale, di cui ho già parlato in dettaglio in uno dei paragrafi precedenti
Le Chiese rupestri di Santa Maria de Idris e di San Giovanni in Monterrone, due delle chiese con gli affreschi meglio conservati e situate proprio nel centro del Sasso Caveoso
Chiesa di San Giovanni Battista, una chiesa con uno stile molto particolare che non potrà che affascinarvi con i suoi animali fantastici ed i capitelli tutti diversi l’uno dall’altro
La Cripta del Peccato Originale detta anche la Cappella Sistina delle chiese rupestri
Altre chiese molto interessanti da vedere durante le vostre vacanze a Matera
Chiesa di San Pietro Barisano
Chiesa di San Francesco d’Assisi
Chiesa di San Pietro Caveoso
Chiesa di Santa Lucia alle Malve
Chiesa del Purgatorio
Chiesa Rupestre della Madonna delle Vergini
Chiesa di Santa Chiara d’Assisi
Chiesa Rupestre di Madonna delle Tre Porte
Chiesa dello Spirito Santo
Chiesa Rupestre di Cristo La Selva
E poi ancora
Convento di Sant’Agostino
San Nicola dei Greci – Madonna delle Virtù
Santuario di Santa Maria della Palomba
E se siete davvero intenzionati a visitare tutte le chiese di Matera, organizzatevi per bene ed armatevi di tanta pazienza poiché nella città dei Sassi le chiese sono tantissime! Sono tante le chiese costruite ma sono tantissime quelle scavate: Matera è, infatti, circondata da più di 150 chiese rupestri!
Nelle immediate vicinanze di Piazzetta Pascoli, in via Domenico Ridola potrete trovare 2 importanti musei:
Il Museo Nazionale d’Arte Medievale – detto anche “Museo di Palazzo Lanfranchi”: possiede una vasta collezione di dipinti e sculture ed il Telero di Levi di cui vi parlerò in seguito.
Museo Archeologico Nazionale di Matera – conosciuto anche come “Museo Ridola”: ha un piano dedicato interamente al neolitico, contenente perfino una ricostruzione dell’habitat dell’uomo preistorico ed una piano dedicato alla Magna Grecia lucana con vasi e manufatti incredibili.
Museo Laboratorio della Civiltà Contadina (Via Giovanni Vecchio): se hai apprezzato la Casa grotta, questo museo ti piacerà tantissimo. Con questa esposizione di 500mq dedicata alla etno-antropologia potrai scoprire come era la vita nelle strade di Matera, oltre che nelle case. Potrai ritrovare gli oggetti del barbiere, dello scalpellino e di tutti i mestieri di una volta in un unico affascinante percorso
MUdeSCA – Museo dello Scavo Matera: per scoprire il processo di scavo utilizzato per realizzare la città di Matera
Casa di Ortega – Museo delle Arti applicate: un luogo sui generis che merita davvero una visita e racconta la presenza dell’artista spagnolo J. Ortega a Matera
MUSMA – Museo della Scultura Contemporanea: museo di scultura moderna nella cornice antica dei Sassi di Matera
MATA. È il museo diocesano di Matera. Nel cuore della Civita, tre grandi sale in cui sono custodite diverse opere di arte sacra per un viaggio indietro nel tempo storico e teologico!
MIT – Museo immersivo teatrale del presepe vivente di Mater. Si tratta di un museo innovativo ed originale che vi permetterà di vivere a pieno il presepe vivente di Matera in modalità…virtuale grazie a degli speciali visori! Incredibile è anche la location: è, infatti, collocato all’interno di un antico ipogeo, completamente scavato nel sottosuolo.
Parco della storia dell’uomo. Il primo tassello di questo museo è rappresentato dal Vicinato a Pozzo nel Rione Malve. Qui, all’interno di antiche case grotte, è possibile, attraverso rari filmati d’archivio, rivivere un periodo fondamentale della storia di Matera: la vita nei Sassi negli anni ’50.
MOOM Matera Olive Oil Museum: quello che un tempo era un frantoio adesso rinasce come piccolo ma interessantissimo museo sull’olio
Il nuovissimo TAM, ovvero Tower Art Museum. Aperto dal 1° dicembre 2022. Si tratta di un museo di arte contemporanea o meglio ancora di un luogo di produzione di arte contemporanea. Con artisti locali e non, utilizzando dei materiali e delle tecniche tipiche di Matera, l’obiettivo è quello di produrre qui mostre uniche e non ripetibili in altri contesti! E poi, la location è mozzafiato!
Il Parco della Murgia è considerato uno dei parchi rupestri che meglio testimonia l’antico rapporto tra uomo e natura. La moltitudine di reperti preistorici e le 150 chiese rupestri qui ritrovate ne sono un segno molto evidente.
Il punto più gettonato del parco è senza dubbio il belvedere di Murgia Timone. Si tratta di un bellissimo affaccio sui Sassi raggiungibile facilmente in auto, con gli autobus e perfino a piedi tramite il ponte tibetano.
Per una visita al parco è invece essenziale una brava guida escursionistica ed un abbigliamento adeguato al trekking.
Una grotta, a 4km da Matera, che racconta dal vivo le nostre origini primordiali.
La grotta dei Pipistrelli è chiamata così perché dimora di queste graziose creature. Questi sono i moderni padroni di casa e dato che non fanno male a nessuno è bene trattarli con rispetto e disturbarli il meno possibile durante le visite.
L’importanza di questo luogo è indescrivibile perché, proprio qui, sono stati trovati i resti di un focolare e di numerosissimi manufatti umani risalenti al paleolitico. Questi reperti adesso sono in esposizione nel Museo Ridola dove potrai vedere, solo per citarne solo alcuni, selci e blocchi lavorati di ossidiana.
In conclusione: questo luogo è perfetto se vuoi sapere come si viveva nel paleolitico e ti va di respirare un po’ di aria sana.
Attenzione: questa è una grotta “facile” ma non adatta a tutti perché va esplorata solo con il giusto equipaggiamento e possibilmente con una guida esperta. Il fondo della grotta è estremamente scivoloso.
Forse meno appariscente della grotta dei Pipistrelli, ma sicuramente più accessibile, è il villaggio neolitico di Murgia Timone.
Situato nei pressi di Jazzo Gattini, dove ci si può fermare per un po’ di refrigerio prima di affacciarsi al Belvedere su Matera, sarà facile da trovare ma difficile da vedere.
Eh sì perché questo villaggio antichissimo, nonostante sia circondato da un fossato e si sviluppi su un’area di ben 20.000 metri quadrati, non è sempre ben visibile a causa delle sterpaglie che tentano di ricoprirlo.
Non di meno, l’emozione di poter calpestare un luogo abitato da una piccola comunità preistorica sarà fortissima. Qui, ad esempio, sono stati ritrovati alcuni dei vasi in ceramica graffita esposti presso il Museo Ridola.
Se avete un po’ di tempo, vi consiglio di fare una visita alla Cripta del Peccato Originale. Si trova a circa 14Km da Matera e occorre prenotare in anticipo dal sito ufficiale dedicato.
Ma ne vale sicuramente la pena perché questa chiesa è stata definita come “La Cappella Sistina delle chiese rupestri”. Tra le 150 chiese rupestri sparse sulla Murgia questa è probabilmente quella più facilmente raggiungibile e senza dubbio quella più spettacolare.
Questo Ipogeo è una città nella città! A pochissimi metri da piazza Vittorio Veneto, in un vicoletto dal curioso nome di “Recinto XX Settembre, 7” troverete il MateraSum. Sotto i condomini della città si sviluppa un intricato sistema di grotte sotterranee del tutto inaspettato. E’ uno dei mille modi per apprezzare la Matera più suggestiva.
Qui verrete accolti per godere di una esperienza ben organizzata anche grazie ad un video introduttivo ed alla audioguida che vi aiuterà ad esplorare i tanti ambienti di questo immenso ipogeo.
Per una visita ottimale ecco due consigli importanti. Come primo suggerimento è bene portarsi un maglioncino, poiché lo sbalzo termico, soprattutto in estate può essere davvero fastidioso. Come secondo invece è bene prenotare il biglietto il prima possibile per evitare lunghe file.
Può essere una buona idea visitare il MateraSum anche per tutti coloro che non se la sentono di scendere nei Sassi poiché rende perfettamente la struttura storica e architettonica di Matera. Ci sono comunque delle scale da superare ma il personale, molto attento, sarà a vostra disposizione per superare qualsiasi barriera.
E se vi prende proprio la voglia del picnic allora non potete non visitare la riserva naturale di San Giuliano lungo la S.S. 7 al km 560 in direzione della Diga di S.Giuliano.
Si tratta di una riserva naturale: un luogo completamente immerso nella natura, in cui si respira aria pulita e regna un silenzio paradisiaco. Qui potrete trovare tanto verde, relax, e grazie al centro visite potrete conoscere la fauna lucana, fare birdwatching, tirare con l’arco e trascorrere piacevolmente il vostro tempo con un picnic. In genere c’è sempre un camioncino che prepara panini e crepes deliziose.
Nel parco c’è anche la possibilità di fare escursioni a piedi, in compagnia di una guida molto simpatica ed utilizzando i binocoli forniti dagli organizzatori.
Siete mai stati in una cava di tufi? Ed in una cava trasformata in una grande opera d’arte? Questa è una tappa per tutti gli amanti dell’arte moderna, dei forti contrasti e dei mondi di confine. Qui uomo e natura si parlano.
Potete raggiungere il parco scultura comodamente in auto in Contrada Pedale della Palomba. Lo troverete lungo la strada che conduce al belvedere di Murgia Timone. Un’altra tappa da non saltare assolutamente di cui ho già parlato in precedenza.
In questa cava, grazie alle opere dello scultore Antonio Paradiso, un immenso spazio di sei ettari prende vita. Le sculture metalliche si stagliano alte nel cielo e spiccano con violenza sul candore della cava di tufo.
Pensa che alcune di queste sono state realizzate con i detriti provenienti da Ground Zero. Infatti, si tratta di pezzi appartenuti alle torri gemelle e che qui, cambiando forma, si arricchiscono di nuovi significati.
Tutti i Sassi a colpo d’occhio, con questa rapida visita alla bottega artigiana di via Fiorentini 82. La scultura del Maestro Rizzi riproduce i Sassi di Matera in maniera perfetta in uno spazio di 12 metri quadri, e tu ti sentirai un gigante.
Via Fiorentini è di solito una delle strade da cui si accede più facilmente ai Sassi per cui sarà facile da trovare. L’ingresso è gratuito ma per scattare fotografie è gradita una offerta. Vi sarà anche possibile acquistare dell’ottimo artigianato locale
Un percorso di trekking da fare assolutamente!
A dirla tutta è un po’ difficoltoso e poco raccomandato per bambini e anziani per la mancanza di sponde a cui reggersi. Per arrivare al ponte infatti bisogna fare un percorso piuttosto ripido e scomodo. Ovviamente occhio se avete problemi di cardiopatia.
In compenso il ponte tibetano di Matera è molto suggestivo, sicuro e offre la possibilità di guardare il paesaggio da una prospettiva originalissima. Partendo dalla piazza di Santa Lucia alla Civita, nel Sasso Caveoso, dopo una breve discesa si giungerà al ponte tibetano, superato il quale potrete scalare la Murgia per arrivare al Belvedere di Murgia Timone.
Il ritorno può essere più impegnativo soprattutto nel tratto che dal Belvedere riporta al ponte.
Consigliate scarpe adatte, acqua, cappello parasole e fare molta attenzione a terminare il percorso prima che diventi sera.
Concluderò questa lista dei migliori posti da visitare a Matera con una attrazione piuttosto insolita capace di mostrarvi la Basilicata attraverso gli occhi di Carlo Levi.
Mi sto riferendo a Lucania ’61, un capolavoro custodito nel Museo di Palazzo Lanfranchi. Si tratta di un dipinto su tela gigantesco, alto 3.2 metri e lungo ben 18.5 metri. Fu realizzato nel 1961, per il centenario dell’unità d’Italia, dal pittore e scrittore torinese Carlo Levi.
Questa opera, conosciuta anche come “il telero”, ritrae circa 150 personaggi. Alcuni tra loro sono stati protagonisti della questione meridionale, dando così una spinta all’avvio della Basilicata verso la modernità di oggi.
Tra costoro spicca Rocco Scotellaro, un poeta di Tricarico estremamente caro a Carlo Levi. Scotellaro, con i suoi capelli rossi, è il simbolo del movimento di liberazione contadina del Sud e Levi lo ritrae per ben tre volte nel suo Telero.
Lucania ’61 è un vero e proprio manifesto del meridionalismo e racconta la vita della comunità lucana in quegli anni. E’ davvero riduttivo parlarne qui e il metodo più efficace per comprenderne la portata è quello di rivolgersi ad una guida esperta.